I gradi sulla scala internazionale della difficoltà del fiume riflettono la difficoltà tecnica e l'abilità richieste per navigare in una sezione di un fiume.
La bilancia è importante per vari sport acquatici e attività quali rafting, canoa, surf e kayak d'acqua. Le bilance sono utilizzate in molte parti del mondo, specialmente in paesi con fiumi o fiumi importanti con le attività principali come sport, pesca e trasporto.
I fiumi sono raggruppati in sei categorie, spesso denominate Grado o Classe seguite da un numero. Le bilance non sono né fisse né lineari poiché potrebbero esserci gradi di difficoltà difficili e gradi di grado facile. I gradi possono cambiare di volta in volta a seconda del livello del flusso del fiume. Alle rapide vengono assegnati gradi numerici e un più o meno per indicare il livello di difficoltà sia sul lato superiore che su quello inferiore. Le sezioni del fiume possono anche avere una valutazione generale, ma possono avere sezioni superiori o inferiori a quel livello sempre indicate come caratteristiche.
E la scala WW è definita come segue:
I - facile Fondo poco movimentato, che produce piccole onde regolari e sparse su tutta la superficie. Corrente leggera ed eventuali gorghi ben delimitati ed evitabili. Rapide larghe e non ingombre di ostacoli, quindi la traiettoria da seguire è lineare e ben evidente. Pendenza molto modesta.
II - non difficile Torrente con ostacoli facili da evitare, morte ampie e ben visibili, la linea di discesa da seguire è evidente anche se richiede qualche ampia manovra. La discesa provoca emozione e soddisfazione ma nessuna paura.
III - moderatamente difficile Torrente con successione di rapide moderatamente difficili intervallate da laghetti, onde e buchi che possono bloccare la discesa e far immergere anche completamente il kayak, ma senza trattenerlo. Rapide con ostacoli che richiedono manovre decise ed efficienti. Occorre saper effettuare senza incertezze l'ingresso in morta, l'appoggio a valle e l'eskimo, insomma è necessario avere una buona esperienza e disinvoltura su vere rapide.
IV - difficile Onde grandi ed irregolari, presenza di buchi da evitare o superare con forza e decisione al momento e nella direzione giusta. Rapide molto dure, da superare con buona e precisa tecnica di manovra. Morte esigue e movimentate, in cui non è facile arrestarsi. Nel IV grado nuotare diviene pericoloso, e difficilmente i compagni possono intervenire: quindi occorre essere padroni dell' eskimo in qualsiasi condizione. Ricognizione preventiva molto opportuna prima dei tratti di IV. Spesso le rapide non sono più dure che nel III, ma la loro lunghezza e continuità fa aumentare le difficoltà complessive.
V - molto difficile, pericoloso Buchi molto profondi che tendono a trattenere il kayak o il canoista cadutovi. Zone di morta ribollenti e inutilizzabili. Rapide ostacolate da grossi massi, con passaggi stretti, onde e correnti violente ed improvvise. Indispensabile tecnica sicura, prontezza e tempismo, allenamento e colpo d'occhio. Anche per un esperto, un tratto di V grado non è più un divertimento, ma una sfida difficile e pericolosa.
VI - estremamente difficile Rappresenta il limite di percorribilità a questo punto non si tratta più solo di ottima tecnica, ma anche di coraggio e passione (eccessiva) per il rischio. Qualcuno, talvolta, riesce a fare qualche tratto di VI; ma in questi casi il minimo errore è fatale.
Le discese turistiche avvengono normalmente su percorsi fino al III grado; in condizioni di sicurezza (raduni organizzati con servizio di soccorso) possono essere inclusi passaggi o brevi tratti di IV grado. Le competizioni agonistiche (slalom) più prestigiose si svolgono in genere su tratti di IV grado, occasionalmente V, con adeguato servizio di soccorso.